Contenuto principale

Popolazione: 306 abitanti
Superficie: 5,19 kmq



Territorio
Montaldeo è un piccolo centro situato a circa trecento metri sul livello del mare, in mezzo alle colline che si innalzano dal Monferrato verso l'Appennino. Il paese, circondato da terrazzamenti a vigneto, offre un paesaggio dai vasti orizzonti, che spazia dalla corona delle Alpi alla presenza familiare del Tobbio, soffermandosi sulle ampie colline, popolate di borghi e  di cascine. Il borgo è percorso da strade e stradine, che all'uscita dell'abitato si trasformano in sentieri tortuosi, i quali, con continui saliscendi, conducono a casolari sparsi o terminano in boschi, prati, vigneti e campi coltivati.

Cenni storici
La prima sicura menzione di Montaldeo risale all'inizio del XII secolo ed è dovuta alla politica che Alessandria dovette mettere in atto lungo le valli dell'Orba, del Bormida e del Lemme, fin dal periodo immediatamente successivo alla sua fondazione, dapprima per opporsi alle mire del Monferrato e, successivamente, per contrastare l'opera di penetrazione verso la Pianura Padana condotta dal Comune di Genova. In seguito, agli inizi del Trecento, la località risulta gravitare nell' area di influenza del Monferrato.
La campagna milanese del 1431-35 portò alla conquista dei luoghi di Tagliolo, Montaldeo e Roccagrimalda da parte di Francesco Sforza.
Pochi anni più tardi, compariva a Montaldeo una famiglia che per anni ne avrebbe retto le sorti. Galeazzo Trotti, riceveva l’11 aprile del 1433, il feudo di Montaldeo. Esasperato dalla crisi economica, dai continui soprusi e dalla rapacità dei Trotti, un gruppo di Montaldesi, dopo aver assalito e trucidato in chiesa, il feudatario e il figlio maggiore, penetrò in castello e sterminò interamente la famiglia dei feudatari. I cadaveri e una parte dei beni saccheggiati furono gettati in un pozzo profondissimo, che venne interrato. Alla strage scampò solo un figlio perché assente dal paese. La notizia fece scalpore, furono le truppe genovesi di Bartolomeo Spinola a riportare l’ordine a Montaldeo. Assegnato pro tempore al vescovo di Alessandria, il feudo fu quindi venduto intorno al 1530 a Giovan Battista Grimaldi e trent’anni più tardi il castello veniva venduto all’importante famiglia genovese dei Doria. Con il ritorno a Montaldeo di una famiglia direttamente interessata all’andamento del feudo, riprendeva da parte signorile il comportamento vessatorio nei confronti dei contadini, benché permanesse il ricordo della strage perpetrata nel 1528.


Contatti
Via Ambrogio Doria, 93
15060 Montaldeo (AL)
Tel. 0143-849121
Fax 0143-849144
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.comune.montaldeo.al.it