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Popolazione: 89 abitanti
Superficie: 5,62 kmq



Territorio
È stato detto di Olmo che rappresenta visivamente il legame indissolubile tra Langa e Liguria, tra collina e mare: un crinale che sembra un promontorio, una terra tufacea ricca di conchiglie e di fossili marini, una brezza che si trasforma in scirocco, il marein. Se cercate il miglior panorama della Langa Astigiana, andate a Olmo in un tramonto d'autunno. Non nel paese, ma prima, all'inizio della discesa nei pressi della chiesina dell'Addolorata da dove si di parte il bivio che porta alla cresta di Langa e al Puschera. Un velo di nebbia occupa le vallate ed esalta i profili delle colline che si susseguono infinite, giù fino al Mombarcaro lontano, alle Alpi di Mondovì e di Ceva, al Monviso, alla Francia.
E in primo piano la mole scura del castello con la sua torre di vedetta, in una scena di struggente romanticismo. Non hanno scelto a caso i Vescovi di Acqui quattro secoli fa quando decisero di fissare in Olmo il luogo delle loro ferie estive; e per godere fino in fondo di questo eccezionale spettacolo naturale nel ricostruito castello ricavarono sul lato posteriore una duplice loggia di pietra, da dove osservare, riparati dal vento, l'ultimo orizzonte, rassicurati dalla presenza amica delle vicine torri di San Giorgio e di Perletto.
Siamo suIle vie del sale, delle acciughe, di Roma e di Santiago. Da questi sentieri isolati e scoscesi è passata la storia e qualcosa è rimasto neIl'aria.

Cenni storici
Il nome deriva dalla tradizione medioevale di piantare presso i luoghi di culto e i castelli un olmo, grande albero dalla corteccia scura e dal legno bianco molto duro, simbolo di carità, giustizia, protezione, chiamato perciò ulmus sacra, all'ombra del quale i sacerdoti officiavano e i giudici amministravano la giustizia.
Olmo appare per la prima volta nella divisione dell'eredità di Bonifacio Marchese del Vasto in data 22 dicembre 1142 nella quale «de Olmo» rientra nelle pertinenze del marchionato de Curtimio (Cortemilia) assegnato a Bonifacio Minore.
Nel 1209 Ottone del Carretto Marchese di Savona col consenso del figlio Ugo vende al Comune di Asti varie borgate che riceve in feudo da Enrico Zazio podestà d'Asti Fra queste borgate comprese nell'investitura «in rectum et gentile feudum» è nominato Ulmo.
Olmo è oggetto della controversia dei feudi impenali delle Langhe insorta fra la Casa Sabauda, I Marchesi del Carretto, il Duca di Milano. portata dinanzi agli Eminentissimi e Serenissimi Elettori del Sacro Romano Impero. Nel 1575 in possesso degli Scarampi passò ai Valperga e poi agli Scaglia di Verrua. Olmo, feudo imperiale, eretto in marchesato per i Gozzzani di Casale da questi fu ceduto al Marchese Borea di S.Remo che assunse perciò il titolo d'Olmo.
Nel 1615 Olmo durante la guerra per la successione del Monferrato (1612-1680) è stretta d'assedio dagli spagnuoli condotti da Don Luigi di Cordova i francesi di presidio si arrendono salvo l'onore.
Nel 1648 era dominio del Duca di Savoia in forza del trattato di Westfalia (art. 95).
Il casato Borea d'Olmo fu illustrato dal Marchese Giovanni Battista Prefetto di Palazzo nel 1913, creato Duea da Vittorio Emanuele III nel 1914 e nominato Senatore del Regno nel 1922.

Contatti
Via Piave, 1
14050 Olmo Gentile (AT)
Tel. 0144-93075
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www.comune.olmogentile.at.it